01/03/2008 - II CATEGORIA - 1° Giornata Ritorno

 

SALESE - ASTRA 2 - 2

 

Un dubbio amletico mi assale: se sia meglio preoccuparsi di galleggiare tenendo a debita distanza gli avversari per la salvezza o sparare un colpo che li affondi definitivamente.

Prima della partita ed anche alla fine del primo tempo di Salese – Astra non avevo dubbi: la seconda soluzione era quella da mettere in pratica.

Dopo 5 minuti abbiamo subito una grossa occasione di portarci in vantaggio: Simone, lanciato a rete viene steso da un avversario. Rigore. Lo batte lo stesso Simone che spiazza il portiere avversario, ma zappa la terra con la scarpetta nuova ed è anche un po’ sfortunato perché la palla esce sul fondo di un palmo.

Eppure giochiamo bene, convinti.

Una punizione di Simone a fil di palo viene deviata dal portiere avversario che però non trattiene, sempre su punizione, una fucilata di Andrea. Sulla respinta si avventa Simone che da posizione defilatissima insacca.

Non finisce qui. Auri su una punizione dalla destra del nostro attacco, con il portiere ormai fuori causa, mette incredibilmente fuori di testa a mezzo metro dalla linea bianca e poco dopo, su analoga situazione, si ripete di piede il Mambro.

Ana si batte decisamente bene difendendo tutti i palloni, peccato si batta con altrettanta energia con la lingua indispettendo l’arbitro che nel secondo tempo lo punirà negandogli almeno il 50% dei falli su di lui commessi da una difesa abbastanza grezza, ma arcigna.

Nel primo tempo gli avversari impegnano una sola volta Marco su una deviazione di testa abbastanza casuale del loro miglior uomo Boschetti che non sarà un bambino, ma il pallone lo chiama per nome.

Avrei dovuto capirlo che se da un primo tempo così non esci con almeno tre gol di scarto i guai sono in vista.

Nel secondo tempo gli avversari fanno appello a tutte le loro energie e noi ci ritiriamo immemori che la miglior difesa è l’attacco e fiduciosi di poter colpire in contropiede. Solo che siamo lenti ad accorciare su Ana e ogni ripartenza è vanificata.

Comunque sino al 30° non corriamo rischi. A quel punto un pallone avversario attraversa l’area rasoterra per spegnersi accanto al palo alla destra di Marco.

Azione finita? No, perché l’arbitro fischia un rigore per un supposto intervento ai danni di un attaccante Salese che cercava la deviazione.

Non mi chiedete se c’era o non c’era: vi dirò solo che io non l’avrei mai data, ma io come sapete e come mi onoro di affermare sono di parte.

Tiro e gol: 1 a 1.

C’è il tempo di riprendersi la partita ma invece sono gli altri che cercano di impossessarsene mettendo a segno il secondo gol su un pallone che l’11 avversario si ritrova tra i piedi in area un po’ per nostra disattenzione ed un po’ per uno sfortunato rimpallo ( sfortunato per noi ovviamente ).

Mamma mia che paura. E adesso come la mettiamo.

Per fortuna la squadra reagisce e denota, come nelle altre due partite di ritorno, quel carattere che, dimostrato in altri frangenti, ci avrebbe permesso di navigare oggi in acque più tranquille.

Gli avversari che già un po’ nervosetti lo sono per conto loro si innervosiscono ancora di più e uno di loro riesce a farsi espellere per seconda ammonizione quando manda il nostro buon allenatore a fare ciò che ritengo egli faccia ogni giorno senza bisogno di particolari sollecitazioni.

Beh, ho detto buon allenatore, ma anche la bontà ha un limite e così Luca affronta uno dei componenti della panchina avversaria che lo provoca urlandogli a muso duro nei denti : “ Io ti mangio”. Il tono non ammette repliche e il coraggioso non avendo voglia di fare la fine della lepre in salmì preferisce fare il coniglio e ripiega sulla sua panchina.

Tornando però alla partita non capisco come l’arbitro, bravo fino all’espulsione del gastroenterologo salese, non veda come un difensore avversario si innamori di Auri al punto tale da trascinarlo a terra in mezzo all’area per coinvolgerlo in un pruriginoso amplesso.

Comunque dopo qualche minuto vede un intervento a gamba tesa del centrale avversario al limite dell’area. Punizione battuta da Simone che, qualcuno sostiene grazie agli scarpini nuovi, infila il pallone nel sette alla destra del portiere avversario. 2 a 2.

Visto che siamo alla fine del secondo tempo ce ne sarebbe abbastanza, ma gli ultimi 30 secondi di giuoco sono pirotecnici.

Il Pibe, su un liscio della difesa Salese, si ritrova un invitante pallone in mezzo all’area che però gli viene sottratto non da un avversario ma da uno strampalato rimbalzo dovuto al terreno. Il più bello è che sul rilancio conseguente gli avversari si ritrovano in area e impegnano Marco nella più difficile e forse unica parata della giornata.

Sulla respinta pare averne a sufficienza anche l’arbitro che fischia la fine.

Tanta tensione in campo, ma tanto far play nel dopopartita con lunga ed amichevole chiacchierata con i dirigenti avversari. Fa piacere dirlo perché mica sempre va così.

All’uscita uno dei miei adorati giocatori mi apostrofa dicendo: “ Allora, Paolo, anche oggi hai avuto la tua scarica di adrenalina?”. Si , ragazzi, ormai la posso vendere a barili, ma fin quando il cuore regge sarò li al vostro fianco a soffrire. Per questa settimana la nostra parola d’ordine sarà: “ DIMENTICARE COMPIANO”. Capita l’antifona?